A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

Una obbedienza massonica minore ma emblematica

IL “CATECHISMO” DELL’ORDINE DI ADELFIA

Le “società segrete” lavorano per una repubblica mondiale accentratrice e livellatrice


Dal sito dei Cattolici Padani:
http://www.cattolicipadani.org/

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La Società di Adelfia

Primo segreto

L’uomo giusto otterrà una beata immortalità da Dio, padre e legislatore degli uomini.
Dio deve essere onorato con l’amore, all’infuori del quale tutto il resto è stoltezza.
Gli uomini, in quanto figli del medesimo padre, sono obbligati dal diritto naturale e divino all’amore reciproco.
Questa è la fonte divina dell’eguaglianza, che fu sancita dal patto sociale, in virtù del quale la vera libertà consiste nell’obbedire alla volontà generale, vale a dire alla vera legge.
Qualsiasi autorità che abbia diverso fondamento deve essere condannata come criminosa.

Secondo segreto

Non può esistere vera libertà, se tutti, nessuno escluso, non sono chiamati a sancire le leggi.
L’autorità legale, esercitata da uno solo o da più, deve essere conferita soltanto mediante elezioni, e mai secondo un principio ereditario o a vita.
A ciascuno è lecito uccidere l’usurpatore del potere supremo.
La saggezza, un censo sufficiente, la sobrietà, il lavoro, la giustizia, l’amore per l’umanità, la patria; la gloria, la lealtà verso il prossimo, il disprezzo delle ricchezze e delle cariche, sono gli eterni baluardi di una tranquilla libertà.
Nessuna azione fatta in vista di conseguire un bene così grande può essere considerata un delitto.
La coscienza e Dio garantiscono al valore il suo premio.

Terzo segreto

Dalla stolta divisione delle terre sono nate le sventure, i vizi, i delitti.
Scomparve allora la pacifica eguaglianza e subentrò la brama dell’oro e del comando.
Nacquero così la vanità e il livore, l’invidia, la rabbia, i furti, l’assassinio, la guerra, la vendetta, l’ipocrisia, il lusso, la miseria, la tirannide e la prigione.
I corpi persero il loro vigore, e gli animi la divina libertà.
Al riposo subentrarono i piaceri e gli onori; al lavoro, la miseria ed il disprezzo.
Nacquero così i re sfrenati, i nobili malvagi ed i vili speculatori.
Il popolo fiaccato dalla paura dei delatori, dei castighi e dell’inferno, inventato da sacerdoti bugiardi, inutilmente si agita ed in misura crescente è oppresso dalla schiavitù.
Si strappino dunque i confini delle proprietà, si riconducano tutti i beni in un unico patrimonio comune e la patria, unica signora, madre dolcissima per tutti, somministri in misura eguale ai diletti e liberi suoi figli, il vitto, l’educazione e il lavoro.
Questa è la redenzione invocata dai saggi, questa è la vera ricostruzione del tempio di Gerusalemme, questa è la volontà manifesta del supremo intelletto.

Da un libro di testo dei licei statali

L’irrefutabile conferma storiografica dell’origine massonica della dottrina comunista, oltre che di quelle socialiste, liberali e illuministe in genere, è rappresentata dal reperimento del «Catechismo dell’Ordine di Adelfia».L’Adelfia è una obbedienza massonica segreta di raggio internazionale, poi assorbita nel 1818 dalla setta dei «Sublimi Maestri Perfetti» di Filippo Buonarroti come un’obbedienza di grado inferiore.Tale Catechismo è strutturato in tre insegnamenti (o «segreti») successivi, che vengono gradualmente rivelati all’affiliato man mano che questi progredisce nella fedele obbedienza alla setta. È interessante notare che in questo "catechismo" il vero è mescolato al falso, e che il falso diventa preponderante all’aumentare dei gradi.Solo gli affiliati dell’ultimo grado sono a conoscenza delle vere finalità della setta: la costruzione di una società mondiale plasmata dalla dottrina comunista, con l’eliminazione della libertà individuale, della proprietà privata, della famiglia e della religione. Cioè un mostruoso stato centralista mondiale, negatore di qualsiasi libertà e diversità.Finalmente la storiografia moderna più accorta ha dimostrato come il comunismo abbia un’origine massonica e preesista al Manifesto di Marx ed Engels.


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