A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

Fra Fenderia e Scozzesismo: L'Ascia Reale

di A...L...C...

Torna a Materiali


Se fra i gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato ce ne è uno anomalo, questo è il XXII, denominato il Cavaliere dell'Ascia Reale, Gran Patriarca, Principe del Libano.
Tutto in esso è fuori norma: non ha cerimonia di iniziazione né giuramento, e le stesse formalità della apertura e della chiusura dei lavori sono ridottissime; la sua leggenda è misera e presenta diverse incongruenze, enumera una serie di personaggi che sembra abbiano poco a che fare con la leggenda stessa...

(Per leggerne il ritulale in extenso, così come lo riporta un quaderno americano dei princìpi dell' '800, si può clickare sul seguente link : ASCIA REALE)

L'unico motivo di interesse di questo grado nel nostro contesto parrebbe dunque essere il fatto che esso si occupa del solo legno, se non fosse che...

... se non fosse che esso è anche l'unico (a parte un fugacissimo accenno in istruzioni del IV oggi in disuso) a conservare in Massoneria la memoria storica di un personaggio al quale fanno indirettamente riferimento molti catechismi del primo grado.

Nel Manoscritto Wilkinson (1730 circa) infatti leggiamo:
Q. - What is a Mason
A. - A man born of a Woman, Brother to a King, Companion to a prince & fellow to a Lord

Questo scambio dialogico - che è assente nel Prichard (1730), coevo e fonte fra le principali dei Rituali continentali - rimane nei catechismi settecenteschi sia di matrice "Modern" che "Antient", modificandosi però rapidamente di senso (e perdendone: nessuno capisce più bene il gioco dei significati nei termini Brother, Companion e Fellow) fino ad acquisirne uno esclusivamente morale nel "Régulateur 1783" del Rito Francese (D. - Che cos'è un Massone? R. - È un uomo libero, amico ugualmente del ricco e del povero, se sono virtuosi) e a perderlo del tutto nei rituali Ancient ("Jakin & Boaz" 1762 D.- Che cos'è un Massone? R. - È il figlio di una donna libera), dai quali del resto sparirà.

In realtà la comprensione del dialogo in oggetto guadagna di molto se ci rifacciamo ad un altro antico catechismo, il manoscritto "GRAHAM 1726 ", che riflette uno stadio dell'evoluzione massonica anteriore al "Wilkinson": uno stadio nel quale la leggenda Hiramitica non era ancora diventata l'elemento costituente del grado di Maestro.

Il manoscritto Graham (una sua traduzione integrale si può leggere all'indirizzo http://www.zen-it.com/Graham.htm ), racconta l'origine dei CINQUE PUNTI DELLA FRATELLANZA in una versione diversa da quella insegnata oggi in Loggia di Maestro: in essa il ruolo chiave è svolto da Noè e dai suoi figli. Probabilmente questa versione contese con discreto vigore il successo a quella che poi risultò vincente, e forse risolutiva fu l'esposizione del Prichard - Masonry Dissected (1730) - , che ebbe vastissima diffusione e determinò una certa stabilizzazione del Rituale. Ancora nel 1738 tuttavia il Pastore Anderson, nel compilare la seconda edizione delle sue Costituzioni, lasciava in esse la traccia di un dibattito non del tutto estinto.

Immediatamente dopo, il "Graham" introduce la figura di Betsaleel:
Durante il regno del re Alboino nacque Betsaleel (Ombra di Dio n.d.t.), che fu chiamato così da Dio prima ancora di essere concepito nella matrice. E questo sant'uomo seppe per ispirazione che i titoli segreti e gli attributi principali di Dio erano di protezione, e costruì appoggiandovisi sopra, di modo che nessuno spirito infernale scialacquatore osò pretendere di rovesciare l'opera delle sue mani. Così le sue opere divennero tanto famose che i due fratelli più giovani del re Alboino, già nominato, vollero essere istruiti da lui nella sua nobile arte del costruire. Egli acconsentì, alla condizione che non l'avrebbero mai rivelata se non ci fosse stato qualcuno con loro per comporre una triplice voce. Essi perciò si impegnarono con giuramento ed egli insegnò loro le parti teorica e pratica della massoneria; ed essi lavorarono. Allora i salari dei massoni aumentarono in questo regno, e ci furono dei massoni contati frai re e i principi. Eppure Bestsaleel, all'approssimarsi della morte, espresse la volontà di avere sepoltura nella valle di Giosafatte, e che vi fosse scolpito un epitaffio secondo il suo merito. Ciò fu fatto dai due principi, e sulla tomba fu scolpito ciò che segue: "Qui giace il fiore della massoneria, superiore a molti altri, compagno di un re e fratello a due principi. Qui giace il cuore che seppe guardare tutti i segreti, la lingua che non li ha mai disvelati".

Ora, secondo le fonti bibliche Betsaleel fu tutto fuorché Muratore!

(Per leggere i riferimenti biblici sulle abilità di Betsaleel e del Maestro Hiram clicka su: ABILITA' )

Sembra proprio che in questa fase i Massoni abbiano cercato i propri eroi non nel loro mondo, ma in quello dai lavoratori del legno, del metallo, della stoffa: dei carpentieri e dei maestri d'ascia, dei mobilieri e degli orafi, dei sarti e dei tessitori...
Forse si intravide la possibilità di unire alle Logge dei Muratori (accettati) le società fraterne nate nell'ambito di altri mestieri (come poi fecero gli Odd Fellows). Se così fu, chissà perché non si venne a capo di nulla...
E chissà perché alla fine si scelse quale Architetto per eccellenza il Maestro Hiram, che benché abbia svolto un ruolo fondamentale nella costruzione del Tempio di Salomone NEPPURE LUI fu muratore, ma fonditore...

Anche l'altra domanda resta senza risposta: come mai finisce in un grado "Forestale" - e SOLO IN QUELLO - un artefice che in alcune Logge di Muratori doveva essere tenuto in grande considerazione, ma che "storicamente" aveva lavorato in un ambiente di NOMADI vaganti nel DESERTO?

(ALC 2001)


Torna a Materiali