A Gloria del Gran Maestro dellUniverso e del Nostro Protettore San Teobaldo |
I Massoni che da due secoli e mezzo praticano l'Arte Reale nella città di Mons, capoluogo dello Hainaut, hano attinto dalla Massoneria francese, come provano gli Alti Gradi che hanno praticato fin dagli inizi: quelli della Massoneria Capitolare. Malgrado il tesoro di archivi e di oggetti rituali sia rimasto terribilmente intaccato dal tempo e dai prelievi di due guerre mondiali, nelle collezioni della Loggia "La Perfetta Unione" è restata una testimonianza emozionante della vita massonica del XVIII secolo. Arrotolati in un tubo di zinco - sfortunatamente al contrario, per cui si sono prodotte delle crepe - , queste tele hanno comunque conservatoun'ammirevole freschezza che, nel 1983, ha permesso la loro esposizione al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 150o anniversario del Grande Oriente del Belgio, nei locali della Cassa di Risparmio a Bruxelles.
Ci si è domandati in quell'occasione se queste tele non fossero mai state incollate su dei muri. La presenza, sul dietro di molte di esse, di etichette scritte nel XVIII secolo sembra infirmare questa ipotesi. È più verosimile che ci si trovi in presenza di tavole mistiche o tappeti di Loggia.
Commenti alle tavole
Queste tavole rivestono un interesse particolare: ci mettono in presenza dei "Buoni Cugini" di una associazione iniziatica che si sviluppò in contemporanea con la Massoneria: l'Ordine dei Fendeurs. Era questo una sorta di Massoneria forestale, di origine borbonnese e borgognona, che tentò anche di prender piede a Parigi nel 1747. Il suo rituale si ispirava al lavoro del legno e non a quello della pietra. Lo strumento di lavoro era dunqe l'accetta, invece del maglietto, e le riunioni si chiamavano "vendite".
La prima tavola ci mostra una "ricezione" (iniziazione) al primo grado; è conferita da tre iniziati nella baracca di un Buon Cugino o nella "Camera d'Onore"; si celebra sul "pannilino", ove sono posti i simboli iniziatici detti "le cinque basi", ovvero: l'acqua, il fuoco, il sale, il busssetto e il crocifisso. In primo piano, si vedono dei taglialegna operativi al lavoro.
La seconda tavola mostra un gruppo di Buoni Cugini. Al centro è acceso un fornello dal quale uscità il carbone di legna. Un personaggio (il Gran Maestro?) brandisce una canna in un gesto che può essere d'autorità, di richiamo o semplicemente rituale. Alla sua sinistra è deposto il pannilino, guarnito delle cinque basi. Sembra dunque che si stia preparando una iniziazione. In primo piano s'avanza una fila di Buoni Cugini; (omissis). Nel cielo, sopra gli alberi, appaiono i patroni dell'Ordine: San Nicola, San Giuseppe e il Re Salomone.
La terza tavola rappresenta, in un sito puramente forestale, una Vendita di Fenditori o di Xarbonari. L'assemblea è presieduta da un Gran Maestro, aiutato da due Assistenti che si tengono all'Occidente. I Buoni Cugini, seduti faccia a facciasu grossi ceppi, portano un'ascia sulla spalla sinistra. La cerimonia si svolge manifestamente in una tagliata, cioè in una parte del bosco ove gli alberi sono stati abbattuti per la vendita (del legno o del carbone): da qui il senso del termine "vendita", che designa il luogo, la riunione che vi si tiene e il gruppo degli associati.
Ci si è domandati se sia esistita una qualche parentela fra gli Ordini forestieri (che da qualche tempo sono designati col nome di Massoneria del Legno) e la Massoneria propriamente detta. La presenza di queste tre tavole appena esaminate in una serie di tavole massoniche anteriori alla Rivoluzione pone nuovamente il problema, e del resto nei prolungamenti apportati nel XIX secolo alla Massoneria degli Alti Gradi si appalesano come delle reminiscenze della Fenderie, così come, fra l'altro, del Rito Scozzese Rettificato.
Traduzione di A...L...C... (2002)
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